Un futuro cupo, una città senz’anima dominata da un rigidisssimo controllo panottico basato sulle pioggia perenne. Un amore costretto a districarsi tra l’impossibilità di toccarsi e le punizioni inflitte a chiunque trasgredisca le regole. Arriva sulla rivista di Delos il mio primo e unico racconto a quattro mani…
Acrosia è una città cupa, perennemente battuta dalla pioggia, dominata da regole ferree e disumane. I suoi abitanti sono sottoposti a un rigidissimo controllo panottico, che vieta loro di parlarsi, di toccarsi, d’interagire reciprocamente. Pena… l’ammonimento una prima volta e l’abbattimento sul campo per i recidivi!
Unico luogo deputato agli incontri e alla socializzazione sono gli incroci, regolati da asettici semafori che con le loro luci scandiscono ogni evento della comunità cittadina: rosso/morte; verde/nascita; giallo/malattia.
Mentre le piazze sono asciutte e rischiarate sempre da un pallido sole, nelle strade piove di continuo, perché ogni goccia non è che una minuscola lente di un mostruoso sistema di controllo che tiene sotto osservazione ogni gesto, ogni movimento, ogni possibile insubordinazione. Guai a rivolgere la parola a qualcuno, guai anche solo a sfiorare camminando un altro essere umano.
Mirko è un ribelle e per la sua insofferenza alle regole è da tempo nel mirino dei “Signori della Pioggia”. La sua colpa? Amare una donna e – abominio! – averla toccata fuori da un incrocio. Ora però è venuto il momento di portare alle estreme conseguenze quel gesto tanto rivoluzionario. E infrangere anche la più inamovibile delle regole…
Il racconto, che s’intitola “Incroci” ed è apparso qualche anno fa sulla rivista Altrisogni (DBooks), è la mia prima esperienza di scrittura a quattro mani. Partner di penna per l’occasione è Claudia Graziani, giovane avvocatessa napoletana, nonché brillante autrice emergente con all’attivo diverse pubblicazioni per Delos Digital.
“Incroci” – Robot n. 75 – Delos Books (illustrazione di Luca Vergerio).
Lascia un commento