Ventidue minuti di musica con forti sonorità etniche e ambient,
suddivisi in nove brani disponibili sia in formato Mp3 sia su CD.
È il graditissimo tributo di The Wimshurst’s Machine, band italiana fondata da Fabio Rodi e dallo scrittore/steamer Augusto Chiarle.
Dopo l’Art Book, l’antologia di spin off edita da Delos e il calendario con le splendide immagini di Franco Brambilla, e in attesa di altre sorprese, arriva la colonna sonora di “Mondo9”.
L’ha realizzata una band italiana – The Wimshurst’s Machine (TWM) – che da oltre dieci anni compone soprattutto colonne sonore per documentari, film e teatro, con risultati davvero notevoli, come dimostrano le cinque nomination agli “Hollywood Music in Media Awards” (2010, 2011, 2012, 2013 e 2014), il Music Aid (2007) e gli International Online Music Awards del 2005 e 2006. Un loro brano, “Freedom Calls”, è stato inserito nei titoli di testa del film “The Quiet Assassin”, diretto dal regista inglese Alex Hardcastle (prodotto da Channel 4 e presentato al Marbella Festival nel 2006). Nel 2005 l’album “The Alchemist” entrò anche nella Top10 dei più venduti su iTunes. Chi ancora non li conoscesse, può farsi un’idea della loro musica con la raccolta “Tales (10 years of TWM)”, che comprende i brani di maggior successo della formazione e qualche inedito.
L’idea di realizzare una soundtrack di “Mondo9” si deve al frontman della band, lo scrittore e steamer Augusto Chiarle, autore dell’apprezzata trilogia steampunk “Le ombre di Marte”: “Dopo aver letto i libri di Dario e aver visto le illustrazioni di Franco Brambilla dedicate alla serie – spiega, – abbiamo pensato di creare per il libro una colonna sonora proprio come si farebbe con un film. Il numero di brani era deciso in partenza: non potevano che essere nove”.
È nato così per “Mondo9” un tributo in musica con sonorità etniche, ambient e acustiche di grande suggestione; un Extended Play di 22 minuti, con nove brani tematici ispirata anche allo stile di grandi musicisti come Boards of Canada, The Art of Noise, Mark Snow, Alan Parsons.
La denominazione The Wimshurst’s Machine prende il nome dall’omonimo generatore elettrostatico inventato da James Wimshurst alla fine dell’ottocento, una trentina d’anni prima che un altro apparecchio simile venisse inventato da Robert J. Van de Graaff, che guarda caso avrebbe dato il nome a un altro, leggendario gruppo musicale.
Mentre l’album e i singoli brani sono acquistabili in formato Mp3 su tutte le maggiori piattaforme, il CD sarà disponibile alle presentazioni del libro e alla varie manifestazioni steampunk.
Ecco i titoli e la durata dei brani:
1. Mondo9 (main titles) 3:49
2. Ghost in the Machine 1:23
3. Mountains of Mourn 3:54
4. Escape from the Robredo 1:40
5. All was lost 4:15
6. Dance of the Afritania 2:30
7. Nightmares of Chatarra 1:27
8. Lament of the Cogwheels 0:43
9. Return to Freedom 2:56
Il sito ufficiale della band.
Il link diretto per l’acquisto.
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