Arriva in Italia l’antologia manifesto di un genere che anche da noi sta ritagliandosi una generosa fetta di lettori. Merito dei coniugi VanderMeer e delle Edizioni Elara, che per l’edizione italiana ha inserito anche due autori di casa…
Più che un’antologia è una pietra miliare, un manifesto, una bibbia… Come ha giustamente rilevato Silvio Sosio su Fantascienza.com, “Steampunk!” (col punto esclamativo) è per il genere in questione l’equivalente di quello che è stato “Mirrorshades” per il cyberpunk. Che arrivi in Italia solo ora stupisce, ma non può che mandare il sollucchero.
L’iniziativa si deve alle Edizioni Elara di Bologna, che per l’occasione porteranno il volume nelle migliori edicole. L’antologia, curata da Ann e Jeff VarderMeer e uscita orginariamente Oltreoceano nel 2008, raccoglie quanto di meglio lo steampunk ha prodotto fino praticamente a oggi, con autori del calibro di Michael Moorcock, Joe R. Lansdale, Paul Di Filippo, Neal Stephenson, Ted Chiang, Ian McLeod, James P. Baylock, Mary Gentle, Jay Lake, Molly Brown, Rachel E. Pollock e Stepan Chapman. Il tutto accompagnato da due saggi in appendice, uno di Rick Klaw sullo steampunk nella cultura pop e l’altro di Bill Baker sui fumetti. Senza dimenticare che per l’edizione italiana i curatori americani hanno suggerito e, a quanto pare, molto gradito l’inserimento di due esempi di steampunk italiano, affidati alla penna di Stefano Carducci (che è anche il traduttore del volume) e del sottoscritto, con il racconto “Abrace il Camminatore”.
La sinossi del racconto
Irylion è una città fuori dell’ordinario; la vita, al suo interno, è scandita dal vapore. I forestieri la chiamano Buccia di stella, perché è luminosa e fragile come il più delicato dei fiori. Tutto tra le sue strade è alimentato da uno strano fumo multicolore che scorre in una rete capillare di tubicini di vetro purissimo. Quella linfa colorata e impalpabile, però, è inerte solo all’apparenza, basterebbe nulla per farla deflagrare come una bomba.
Per questa ragione, la manutenzione a Irylion è fondamentale, guai a dimenticarsene… Specie alle porte dell’inverno, quando la città ha più bisogno di luce e di calore. Ma Abrace, che si occupava del suo approvvigionamento, ora è scomparso, svanito nel nulla. Chi era Abrace? Un Camminatore, un gigante meccanico alto come un palazzo di parecchi piani, che respirava nuvole e le restituiva in forma di vapore “buono” soffiando nel vetro cristallino che scorre sotto la città. Ora chi salverà Irylion, la buccia di stella?
Ann e Jeff VanderMeer, “Steampunk!”, traduzione di Stefano Carducci, Libra Fantastica, Elara Libri, 436 pagine, 16,50 euro (nella foto un’illustrazione di Giorgio Sangiorgi, ispirata al mio racconto).
La presentazione sul sito dell’editore; su Fantascienza.com; su FantasyMagazine.
Lascia un commento