“Fantàsya a Palazzo” porta a Formello grandi autori del fantastico italiano e lancia l’ennesimo – promettente! – concorso per inediti. Il mio racconto “AltroDove” voleva essere un piccolo dono agli organizzatori. E invece si porta a casa il primo premio…
Ci sono racconti che entrano in un loop creativo dal quale hai l’impressione che non vogliano uscire più: li scrivi, li modifichi, li riscrivi… E alla fine sei quasi convinto che al loro interno i personaggi si stiano attardando davanti allo specchio perché non trovano la storia che calzi loro a pennello. E quindi, provando un abito narrativo dopo l’altro, reclamino la tua pazienza di autore, dicendoti “aspetta, non farmi fretta, ora arrivo!”.
Mi è successo così con un raccontino di 8.000 battute, che ho spedito alla prima edizione di un piccolo concorso per inediti, nell’ambito di “Fantàsya a Palazzo”, una splendida manifestazione tenutasi a Formello (Roma) il 13 luglio scorso, dove mi avevano invitato per presentare “Mondo9”. Tra gli autori a farmi compagnia, esimi colleghi come Francesco Falconi con le sue “Muses”, Luca Tarenzi con “Godbreaker”, Giovanni Agnoloni con “Sentieri di notte”, assieme a tantissimi altre promesse del fantastico italiano.
Il racconto s’intitola “AltroDove” e l’ho inviato al concorso come piccolissimo ringraziamento nei confronti degli organizzatori, le carinissime amiche Monica Serra e Filomena Cecere, assieme alla direttrice della biblioteca di Formello, la brillantissima Silvia Zanini, che invece ho conosciuto in loco.
Della storia voglio solo dire che parla di un devastante senso di perdita, ma anche di arcane monete e treni volanti, sebbene a rimanermi impresso sia soprattutto il perfido controsole che avvolge personaggi e luoghi, dalla prima all’ultima riga: quella particolare sfumatura luminosa che precede di poco il tramonto, quando le superfici sono sature di luce e colori liquidi.
Se dovessi definire il genere, conierei l’etichetta “steampunk tossico”. Stretta, ma tutto sommato non fuorviante. E comunque mi affretterei a dire che è uno steampunk cattivissimo. Politicamente scorretto e senza redenzione.
Chissà perché, lo steampunk è sempre associato a sentimenti buoni; a ombrellini e corsetti, a occhialoni da pilota e camicie dal colletto inamidato. Eppure Jack lo Squartatore è personaggio steampunk per antonomasia…
Per farla breve, “AltroDove” gronda ombre e perfidie. Ma in 8.000 battute non fa gran danno e tutto sommato non vi toglierà né il sonno né la fiducia nel prossimo. A Formello si è portato a casa il primo premio. E di questo sono molto felice. Lo potrete leggere sulla rivista Effemme (Delos Books), nel numero che sarà presentato a Lucca Comics & Games (31 ottobre-3 novembre). Quindi, stay tuned!
Il reportage su Fantasy Magazine.
Il video della premiazione
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