Che non vi passi mai per la testa di abbandonare la vostra bestiola sulle strade delle vacanze. Potrebbe capitarvi come in questo racconto, uno dei 17 contenuti nell’antologia “Sinistre presenze” in uscita in questi giorni da Edizioni Bietti…

Tonfo sul cofano. Fragore di lamiera imbarcata. Straziata. Parabrezza impastato di sangue. Pigiai il piede sul freno, il volante mi schizzò dalle mani. Urla dai sedili posteriori. La macchina slittò sull’asfalto, andò in testa coda, s’intraversò a cavallo della riga che delimitava la corsia d’emergenza, a pochi centimetri dal guardrail. Ferma. Sollevai la testa e strizzai le palpebre alla scarlatta macchia di Rorschach spiaccicata sul vetro. «Tutti bene?» bofonchiai. La bambine urlavano, Dora ansimava sul sedile a fianco. «Sì, credo di sì. Che cosa è stato?». Slacciai la cintura, spalancai lo sportello e scesi nella luce tagliente del mattino. L’aria pungeva. Il panorama, una dominante di grigi dall’asfalto al cielo. Guardai sopra il cofano. Mio Dio! Ebbi un conato e mi portai la mano alla bocca. C’era un cane là sopra. Il nostro cane.
 
Comincia così il racconto “L’autostrada dei cani perduti”, inserito nell’antologia “Sinistre presenze”, curata da Gian Filippo Pizzo e Walter Catalano per le Edizioni Bietti. I due curatori, non nuovi a operazioni antologiche di questo genere (si vedano per esempio “Ambigue utopie” e “Notturno alieno”, entrambe pubblicate da Bietti),  questa volta chiedono che gli autori si cimentino con l’horror, interpretato però in chiave politicamente e socialmente “impegnata”.
 
Una sfida che all’inizio reputo davvero improba e per giunta non mi alletta particolarmente, tanto che decido di declinare l’invito. Ciò nonostante, mi viene di nuovo voglia di scrivere una storia horror, dopo anni di latitanza dal genere. Ne esce un racconto di poche paginette, scritto sull’entusiasmo di un’idea che mi frulla in testa da giorni: la storia affronta il tema sensibile dell’abbandono dei cani in occasione dei grandi esodi per le vacanze, quando le famigliole in viaggio – quasi sempre con bambini piccoli al seguito – prendono la terribile decisione di abbandonare il proprio animale lungo la strada per i luoghi di villeggiatura, incuranti oltretutto dei rischi che possono arrecare agli altri automobilisti.
 
Non mi accade spesso di parlare dei miei lavori sui social network, ma questa volta – sarà per il tema, sarà per la convinzione di averlo trattato con il dovuto carico di rabbia – lancio un laconico post su Facebook in cui spiego di aver appena terminato un racconto acidissimo su quanti si liberano della propria bestiola sulla strada delle vacanze. Tempo poche ore e uno dei curatori, Gian Filippo Pizzo, ad antologia pressoché chiusa mi chiede di poter leggere la storia. Ed eccoci all’oggi, posso dire di essere l’autore del diciassettesimo racconto, quello raccolto in corsa sull’autostrada di Facebook…
 
Il tema è forte, ma soprattutto è forte lo sviluppo che prende già dalle prime righe: almeno quanto lo sono le campagne che alla vigilia di ogni estate l’Enpa – l’Ente Nazionale Protezione Animali – lancia contro la piaga degli abbandoni. Per cui, che abbiate un animale domestico o meno (non importa quale), mi corre l’obbligo di avvertirvi: questo racconto è da bollino nero. E forse vi perseguiterà ogni volta che vedrete per strada un randagio.
 
Gli autori, in rigoroso ordine di apparizione, sono: Alessandro Vietti, Francesco Troccoli, Dario Tonani, Stefano Roffo, Franco Ricciardiello, Piefrancesco Prosperi, Gian Filippo Pizzo, Michele Piccolino, Alessandro Morbidelli, Luca Ducceschi, Alessandra Daniele, Walter Catalano, Stefano Carducci, Alessandro Fambrini, Andrea Carlo Cappi, Denise Bresci, Claudio Asciuti, Danilo Arona.
 
Prefazione di Valerio Evangelisti (“Sinistre presenze – 17 racconti di horror impegnato”, Edizioni Bietti, 397 pagine, 22,80 euro).

Guarda il booktrailer

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La presentazione a Borderfiction (Milano) 

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(dal minuto 8.20)

Link

La recensione di Roberto Chiavini.
Su Carmilla l’articolo “Le autostrade dei cani perduti” di Danilo Arona.
La recensione di “Signoradeifiltri.overblog.com”.