Dopo “Mondo9” (2014) e l’antologia “Domani è un altro mondo” (2016), ecco la terza traduzione di una mia opera nel Paese del Sol Levante.
Questa volta si tratta del racconto “La baia” uscito in Italia lo scorso anno per i tipi di Delos Digital all’interno della raccolta “Bicentenario”.
Il volume, curato da Paolo Aresi, aveva l’intento di rendere omaggio a due storici scrittori, tra i massimi pilastri della Science fiction mondiale – Isaac Asimov (1920-1992) e Ray Bradbury (1920-2012) – dei quali nel 2020 ricorreva il centenario dalla nascita. In tutto, quattordici autori (con due “Special Guest”: Edgar Allan Poe e Stanley G. Weinbaum), suddivisi in squadre di sette elementi ciascuna che si sono cimentati in altrettante storie inspirate ai due straordinari maestri.
Eccoli, in ordine rigorosamente alfabetico: Giulia Abbate, Luigi Calisi, Angela Clerici, Franci Conforti, Lorenzo Crescentini, Davide Del Popolo Riolo, Antonino Martino, Maico Morellini, Silvio Sosio, Dario Tonani, Francesco Troccoli, Emanuela Valentini, Alessandro Vietti e Alain Voudì.
“La baia”, unico racconto tradotto della antologia, s’inserisce nel filone weird dello scrittore di “Cronache marziane” e “Fahrenheit 451”, ma celebra anche uno dei temi a lui più cari: il passaggio, a volte doloroso e traumatico, tra l’infanzia e l’adolescenza.
La storia, scelta e tradotta da Koji Kubo proprio per la componente quasi magica che contraddistingue certi riti d’iniziazione dei bambini, compare sul n. 8/2021 di “S-F Fanzine”: non fatevi però trarre in inganno dal termine “Fanzine”, dato che siamo nella terra del fandom per eccellenza, dove le passioni diventano spesso fenomeno sociale.
La rivista ha infatti una curatissima edizione cartacea ed è una delle pubblicazioni di narrativa breve di fantascienza e fantastico oggi più popolari in Giappone, nella quale vengono ospitati abitualmente autori non nipponici (in gran parte cinesi).
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