Sull'”Almanacco della Fantascienza” 2009 Ettore Mancino presenta “L’algoritmo bianco” e traccia un sintetico profilo del suo protagonista, il killer Gregorius Moffa…

[…] “Dunque, alle frontiere della science-fiction l’offerta italiana non sfigura accanto a quella dei mercati tradizionalmente all’avanguardia. E il formato del romanzo breve, che, come abbiamo visto ‘tira’ anche da noi, si conferma una formula felice per Dario Tonani, l’autore che aveva già riscosso un buon successo personale con il romanzo Infect@’.
 
E’ sempre ‘Urania’ a patrocinare le nuove avventure di Tonani nel futuro prossimo: sotto il titolo ‘L’algoritmo bianco’, vengono infatti pubblicate (sul n. 1544) due storie idealmente legate fra loro. La prima è quella che dà il titolo al volume, la seconda ‘Picta muore!’, racconta di una città che, pur trovandosi a una settantina di chilometri da Milano, non dovrebbe neppure esistere.
 
A fare da filo conduttore è la visione di un futuro pericoloso e degradato nel quale lo spietato killer Gregorius Moffa – che Tonani descrive come il suo lato oscuro – dà la caccia a un nuovo e tremendo virus informatico di cui tutti vorrebbero appropriarsi, Interpol compresa. Ne seguono una catena di vicende mozzafiato, dal tipico sapore noir, che gli appassionati del genere hanno giudicato più che favorevolmente”. […]
 
(Ettore Mancino su “L’Almanacco della Fantascienza 2009” – Bonelli Editore)