Da “Infect@” a “L’Algoritmo bianco”, tagliando per una Milano sull’orlo del baratro. In un lungo articolo su “Il Recensore.com” vengono passate al setaccio le mie contaminate visioni (post)cyberpunk…
Non capita certo tutti i giorni che un sito di recensioni librarie riservi alla narrativa di genere la stessa attenzione accordata al maistream e alla saggistica. Quando ciò accade, come lettore onnivoro, non posso che esserne contento…
Sul sito “Il Recensore.com”, Luca Giudici prende spunto dall’uscita, nel marzo di quest’anno, del mio “L’algoritmo bianco”, per evidenziare i punti di contatto, non solo tematici, con il precedente “Infect@”.
Da un parte i cartoon e le nuove droghe ad assunzione retinica, dall’altra l’Agoverso e i virus metalinguistici: il tutto nel contesto di una Milano (post)cyberpunk fortemente contaminata da elementi hardboiled, a partire dai personaggi e dal meccanismo noir della trama.
“In ambedue i mondi – scrive Giudici – si avverte di essere sull’orlo di una catastrofe, nel senso di una crisi che permetta un balzo ‘oltre’. Evolutivo, quantico, generazionale, poco importa, in entrambe le realtà la brace che cova sotto la cenere sta per dare vita ad un ‘novum’“.
Leggi l’articolo nella sezione “Thriller”.
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