Cuocere una lucertola sopra una lamiera arroventata è la prima cosa che ho imparato da bambina. La seconda è stata costruire una nave con cartone pressato e rottami raccattati qua e là”. (I diari di Naila)
“Naila sollevò il bavero della giubba, infilò i pugni nelle tasche e si lasciò cadere a gambe incrociate sulla sabbia fresca. Mancavano meno di due ore all’alba, l’aria era frizzante e la volta buia trapuntata di stelle. Per tutta la notte non aveva chiuso occhio che per brevi sonnellini, svegliandosi ogni volta di soprassalto, con il cuore in gola per le immagini che le si rincorrevano nella mente: le incitazioni dei compagni, il fiato corto per la paura di sbagliare, il vento che la faceva sbandare…
Quattordic’anni. La sua prima nave. E una frotta di ragazzini scalmanati a farle da ciurma e forza motrice.
Il deserto è una palestra di vita. Ci crescono i marinai, i pescatori, e anche i comandanti di domani.
Le piccole navi di cartone e lamiera della loro infanzia erano feticci sgangherati, tenuti insieme con la malta dei sogni e lo sputo. Andavano a spinta. E a urla. Su e giù dalle dune, a tutta birra. Adrenalina, sudore e… sabbia nei denti, ogni volta che finivi lungo e disteso per terra.
In genere ti toccavano cinque o sei turni a spingere in salita, arrancando su per i fianchi della duna fino a metà polpaccio, prima di poterci salire e goderti il tuo momento di gloria, il turno di comandante-pilota. Una sola discesa. A rotta di collo. Poi tornavi mozzo. E mulo da fatica.
A una femmina come Naila capitava quasi sempre che la facessero stare fuori due
o tre turni di seguito. E zitta!”.
Questo l’incipit di “Coraggiosa”, il nuovo spin-off di Mondo9 incentrato su una Naila tostissima alle prese con i primi turbamenti d’amore. Ma già costretta, da ragazzina ribelle, a snudare gli artigli per combattere contro il pregiudizio di chi la respinge in quanto donna. Scenario, l’annuale gara tra piccole navi spinte a braccia da ragazzini scalmanati e disposti a tutto pur di affermare il proprio machismo; sorta di rito di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, ma anche tra un presente stanziale e gramo e un avventuroso futuro di marinai o addirittura di comandanti…
Basterà l’affetto/amore di un giovanissimo componente della sua ciurma per disinnescare la rabbia e il desiderio di rivalsa che le covano dentro? Riuscirà la piccola Naila a tener testa a una situazione che la vede sempre… di rincorsa?
Tornano in questo racconto, pubblicato su Robot 88 (Delos Digital), alcuni dei temi forti del romanzo “Naila di Mondo9” (Oscar Fantastica, Mondadori): la condizione della donna in una società patriarcale, il sessismo dilagante negli ambienti di lavoro, l’amicizia e la solidarietà al di là dall’appartenenza a un genere o a un altro, la crociata quotidiana per affermare se stessi (e il proprio valore) di fronte a chi ci vuole succubi.
“Coraggiosa” è il nome di una nave, ed è declinato al femminile. Ma è anche un tributo alla protagonista della storia, che proprio su quell’aggettivo gioca le carte del suo riscatto. L’episodio nasce dalle prime pagine del romanzo di Naila, nelle quali l’adolescenza dell’unica comandante donna di Mondo9 rivive in alcuni flashback. E sono proprio i flashback, anche in “Coraggiosa”, a riportare il racconto ancora più indietro nel tempo, tra scazzottate, tradimenti e primi agognati baci…
Dopo “Sabbia nera” (Robot 83 e Oscar Fantastica Digital) e “Picadura” (“Strani Mondi”, Millemondi 84, Mondadori), Naila torna con il suo passato per colmare il gap di trent’anni che separa l’ultimo romanzo a lei dedicato da “Cronache di Mondo9” (Millemondi 72).
Robot 88, Delos Books, pag. 264, prezzo 9,90 euro (ebook, 6,99), disegno interno di Franco Brambilla.
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