Il racconto “Schiuma rossa”, vincitore nel 2013 del Premio Robot, approda a dicembre sulle pagine della storica rivista ungherese “Galaktika” (ironia della sorte, sul numero 333), con il titolo di “Il lago purpureo”. Sarà la prima di due uscite, la seconda delle quali – “Schegge di una città di plastica” (Delos Digital) – è in programma per marzo 2018.
Il magazine magiaro è una delle più longeve riviste di fantascienza al mondo; nella sua prima incarnazione uscì ininterrottamente dal 1972 al 1995, con picchi di diffusione che raggiunsero le 94.000 copie (su 10.000 milioni di ungheresi). Complessivamente, ospitò tra le sue pagine qualcosa come 2.257 tra racconti e articoli vari, di oltre un migliaio di autori di ogni parte del mondo, tra i quali mostri sacri d’Oltreoceano come Isaac Asimov, Arthur C. Clarke, Harlan Ellison, Robert Sheckley e Philip K. Dick.
Le pubblicazioni s’interruppero nel 1995 per riprendere 9 anni dopo, nel 2004, sotto l’etichetta della Metropolis Media. A oggi sono usciti 333 numeri (disponibili in due formati diversi).
Prima di questi due racconti era toccato a “Le polverose conchiglie del mattino” uscire nell’Europa dell’Est: nel 2011 sulla rivista russa “Esli” (14.000 copie, dal 1991), diffusa anche in Ucraina, Bielorussia e Kazakistan.
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